OLAVINA HALLI

VILLAGGIO DELL’AMORE, VILLAGGIO DI FELICITA’, PACE E AMORE CHE CONFORTA E DONA SPERANZA

Villaggio situato a 18 km da Mangalore (India del Sud). L’istituzione ebbe origine nel 1974 per opera di Suor Amelia Cimolino – missionaria dell’ordine delle Suore della Carità (Maria Bambina) entusiasta e piena di ideali cristiani giunta a Mangalore dopo 37 anni di servizio tra i lebbrosi della Birmania. Suor Amelia ha saputo trasformare questo luogo di abbandono e di dolore in un luogo pieno di vita e di dignità umana.

Gli obiettivi sono la riabilitazione dei fratelli lebbrosi e indigenti – gli ultimi – e renderli autosufficienti. Al momento vi sono circa un centinaio di residenti: ex lebbrosi, persone con grossi problemi di alcolismo, malati mentali, donne ripudiate. Dal 20/09/2006 è stato aperto anche un centro per malati di AIDS, grande desiderio di Suor Amelia: quello di poter assistere i malati terminali. Ogni persona bisognosa viene accolta al di là della propria casta, religione e convinzione politica. Hanno un letto e due pasti al giorno: riso, riso e curry, riso. Un uovo alla settimana. Domina fra tutti uno spirito di amore e di aiuto reciproco; tutti si sentono parte di una grande e unica famiglia.

Chi è in grado di lavorare ha un compito preciso, tenere pulito il villaggio, le pulizie dei dormitori, accudire gli animali, lavorare la campagna. Gli autosufficienti aiutano chi è invalido, chi non può mangiare o alzarsi o lavarsi da solo. A chi si è creato una famiglia, si è provveduto a costruire una casa (due stanze senza mobili; si dorme su stuoie, si mangia per terra) al di fuori del villaggio, ce ne sono ormai più di 260.

Per i loro bambini e gli altri del luogo c’è una scuola materna che opera nel villaggio curandone l’educazione.Nel villaggio funziona una spaccio per i bisognosi del luogo. Circa 100 ragazzi della zona vengono aiutati finanziariamente nel percorso scolastico grazie al sostegno a distanza. C’è un dispensario che assiste i residenti e i poveri dei villaggi vicini. L’autoambulanza posseduta del centro è disponibile, per le emergenze, per la gente dentro e fuori dal villaggio.

Il centro aiuta i poveri nella costruzione e nella riparazione delle proprie case, costruzione di pozzi per l’acqua, servizi igienici; sostiene le spese di ospedalizzazione, contribuisce alle spese di famiglie in difficoltà della zona.La gente si rivolge al villaggio quando è in difficoltà. Nel villaggio c’è una stalla per la produzione del latte che oltre al fabbisogno locale viene venduto. Ci sono coltivazioni di gomma, cocco, banane, pepe, riso, vaniglia, papaia, mango, ecc. Tutti i lavori vengono svolti dalle persone riabilitate.

Il villaggio è nato e viene sostenuto esclusivamente dai fondi donati dai benefattori italiani.